Chiare evidenze indicano che i neuroni dopaminergici che originano nella VTA ed innervanti, tra gli altri, il nucleus accumbens hanno un ruolo fondamentale nell'incentivo ad agire e nei meccanismi di ricompensa (xxxvi,xxxvii,xxxviii). In realtà stimoli fisiologici come il sesso, cibo o acqua o stimoli artificiali come droghe o stimoli elettrici che producono motivazione e ricompensa, stimolano parallelamente il rilascio di dopamina nel nucleus accumbens. Al contrario il piacere prodotto da questi stimoli è soppresso da lesioni dei neuroni dopaminergici o dal blocco dei recettori alla dopamina in questa stessa area.
Il rinforzo prodotto dalla autostimolazione
intracranica
ottenuta dalla stimolazione di elettrodi posizionati nel fascio
mediale prefrontale o nella VTA viene ridotto dopo lesioni indotte dalla
6-OH-dopamina nei neuroni dopamina mesolimbici, o dalla somministrazione locale
di antagonisti dei recettori dopaminergici nel nucleus accumbens (xxxix,xl).
Al contrario, diverse sostanze che producono rinforzo positivo come la cocaina,
la amfetamina, la morfina e la
nicotina aumentano il rinforzo della autostimolazione intracranica (xli)
ed il rilascio di dopamina nel nucleus accumbens (xlii).
Infine la sintesi, il metabolismo ed il rilascio della dopamina nel nucleus
accumbens sono aumentati durante la autostimolazione della VTA e la quantità
di dopamina rilasciata è correlata con la frequenza e l'intensità della auto-stimolazione
(xliii).
I ratti sono disposti a lavorare, e.g. pressando una leva, pur di autosomministrarsi
le stesse sostanze che sono abusate anche dall'uomo, come la cocaina, la morfina/eroina,
l'amfetamina e l'alcol, indicando che queste droghe producono piacere anche
negli animali da laboratorio (xliv,xlv,xlvi,xlvii).Evidenze
sperimentali convincenti dimostrano che la dopamina mesolimbica e più specificamente
quella del sistema meso-accumbens media gli effetti di rinforzo di queste sostanze.
Le lesioni prodotte della 6-OH-dopamina nei terminali dopamina nel nucleus
accumbens (xlviii,xlix)
sono in grado di sopprimere la autosomministrazione sia di cocaina che di amfetamina.
Il blocco dei recettori dopaminergici sia D2 che D1 nel nucleus accumbens sopprime
la autosomministrazione di cocaina ed amfetamina (l,61,64).
Prima che il blocco sia stabilizzato l'aumento della autosomministrazione di
queste sostanze riflette il tentativo dell'animale di superare la riduzione
del piacere (61,64).
Infine, studi di microdialisi hanno dimostrato che la somministrazione intravenosa
di cocaina e la assunzione volontaria di alcol sono associate con un aumento
del rilascio della dopamina nel nucleus
accumbens (li,60,63)
Tali risultati suggeriscono che il rinforzo positivo prodotto dalla autostimolazione
intracranica o dalle sostanze d'abuso, viaggia lungo la via dopaminergica del
sistema meso-accumbens. Il ruolo della dopamina negli effetti di rinforzo da
oppioidi è ancora controverso (lii).
I sistemi dopaminergici mesolimbico, incerto-ipotalamico
e tubero-infundibolare controllano diversi aspetti del comportamento sessuale
del ratto maschio. La dopamina mesolimbica sembra coinvolta principalmente nel
controllo della fase anticipatoria (preparatoria, appettitiva) del comportamento
sessuale del ratto maschio, piuttosto che in quella consumatoria (liii).
In effetti, la distruzione della trasmissione dopaminergica nel nucleus
accumbens indotta dalla neurotossina 6-OH-dopamina o il blocco dei recettori
dopaminergici, impedisce al ratto maschio di investigare la femmina nella fase
precopulatoria, e riduce la volontà del ratto di lavorare (ad es. pressando
una leva) per guadagnare accesso ad una femmina recettiva. Oltretutto, il blocco
della trasmissione dopaminergica riduce la preferenza condizionata per ambienti
dove il ratto maschio si sia accoppiato in precedenza, o dove sia stata messa
in precedenza una femmina recettiva (liv). Dosi
molto più alte di antagonisti dopaminergici sono invece necessarie per ridurre
gli aspetti consumatori del comportamento copulatorio (lv).
Studi di microdialisi
hanno dimostrato che il rilascio di dopamina nel nucleus accumbens può essere
indotto nel ratto maschio dalla presentazione di una femmina recettiva, inaccessibile
dietro uno schermo oppure dall'esposizione ad un ambiente che contenga odori
di un precedente accoppiamento (lvi). Tali aumenti
nel rilascio di dopamina non sono ristretti alla fase preparatoria del comportamento
copulatorio, in quanto il rilascio di dopamina nel nucleus accumbens, nello
striato dorsale e nell'area preottica mediale aumenta ulteriormente durante
la fase consumatoria del comportamento sessuale che consiste in ripetute serie
di monte e intromissioni peniene, con ogni serie culminante in una eiaculazione
(lvii). Tuttavia tale aumento nel rilascio di
dopamina è insensibile ai trattamenti che sopprimono la neurotrasmissione dopaminergica
nel nucleus accumbens. Ciò suggerisce
che la dopamina sia responsabile del rinforzo positivo, ma che non sia coinvolta
in modo cruciale negli aspetti motori delle stereotipie sessuali (69,71).
Più di recente, Agmo e Berenfeld hanno dimostrato che gli effetti di rinforzo
positivo della eiaculazione, misurati secondo il paradigma della place-preference,
dipendano in misura maggiore dagli oppioidi che non dalla dopamina, visto che
essi sono soppressi dal naloxone, ma non dagli antagonisti ai recettori dopaminergici
(lviii).
Quando un ratto viene esposto a stimoli che anticipano la presentazione
di un pasto si riscontra un aumento condizionato
di dopamina nel nucleus accumbens
che coincide con la comparsa del comportamento preparatorio. Tale comportamento
è abolito dalla distruzione della neurotrasmissione dopaminergica (55).
Il rilascio di dopamina nel nucleus accumbens aumenta anche in risposta all'assunzione
di cibi particolarmente palatabili, come soluzioni di sucrosio; oppure per la
disponibilità di cibo dopo un periodo di digiuno e durante i tentativi di pressare
una leva per ottenere in cambio del cibo (lix,lx).
Il lavoro per pressare la leva è ridotto sia dalle lesioni del sistema dopaminergico
da parte della 6-OH-dopamina che dal blocco dei recettori dopaminergici nel
nucleus accumbens. Come per il comportamento copulatorio, anche l'atto consumatorio
nei confronti del cibo sembra essere relativamente indipendente dal coinvolgimento
della dopamina, eccezion fatta che per la fase iniziale della assunzione di
cibo che viene ritardata dagli antagonisti dei recettori dopaminergici (55).
Recenti esperimenti eseguiti nel nostro laboratorio dimostrano che il rilascio
di dopamina nel nucleus accumbens
viene aumentato durante la prima fase della notte quando il ratto, che è un
animale notturno, mostra la maggior parte dei suoi comportamenti "motivati"
come mangiare, bere ed accoppiarsi.